LORENZO GIOSSI
regista e scenografo
Giovane regista e scenografo d'opera, nasce a Bologna e il suo poliedrico talento per le arti e la manualità lo porta a diplomarsi in pittura all’Istituto d’Arte e col massimo dei voti in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Parallelamente agli studi accademici intraprende l'attività di assistente alla regia per registi quali Paolo Panizza e successivamente a lungo con Federico Bertolani, arrivando in breve tempo a firmare i primi allestimenti. Tra i maggiori successi si ricordano regia de L’Elisir d’Amore al Teatro Sociale di Bergamo; regia, scene e costumi di Brundibar al Teatro Verdi di Trieste, Regia e allestimento de La Traviata al Teatro Carlo Felice di Genova. Gli studi musicali completano la sua formazione, potendo spaziare in settori vicini (direzione di palcoscenico in prestigiose realtà come LAC Lugano e Teatro Verdi di Pisa). Esplora tutti i settori, potendo studiare da vicino i mestieri. Alcuni teatri: Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, Verdi di Trieste, Grand Theatre di Nanjing e Foshan (CINA), Opéra Nice Cote d'Azur, Donizetti di Bergamo, Pergolesi di Jesi, sociale di Rovigo, Forum di Assago, Vespasiano di Rieti, Aurora di Gozo (MALTA), Teatro Concordia di Venaria Reale (TO). La sua attività artistica spazia anche nella prosa come attore e nella pittura; dipinge quadri e illustrazioni partecipando a mostre e esposizioni. Promotore di eventi culturali, riporta l’opera lirica a Porretta Terme dopo decenni di assenza, restituendo così una grande e importante tradizione perduta da tempo, che va ingrandendosi. Partecipa a trasmissioni radiofoniche quali Ridotto dell'Opera alla Radio Svizzera Italiana come ospite e conduttore di puntate di approfondimento sulle trame dell'opera lirica. Espande la sua attività anche a importanti collaborazioni esterne con l’azienda Capware srl per disegni scenografici per allestimento mostre. Indirizza il suo versatile talento per portare l’opera anche in luoghi non tradizionalmente utilizzati per tale manifestazione (Arena delle balle di Paglia di Cotignola, Ravenna, piazze) credendo fortemente in un teatro semplice a volte realizzato con materiali di riciclo e realizzato da lui stesso (quadri per La Traviata al porto antico di Genova o La Cenerentola di Rossini ) che mira a suggestionare e a meravigliare lo spettatore con elementi che cambiano funzione e forma. Durante la pandemia COVID-19 fa nascere il progetto ECOTEATRO destinato a ridare valore al Teatro come servizio per la comunità, dialogando e collaborando con essa (scuole, teatri, imprese, comuni)col riutilizzo di materie prime e puntando sull’ecosostenibilità.
Si tratta di un artista serio, preparato e poliedrico che merita sicuramente l'attenzione delle direzioni artistiche e del pubblico. (OperaClick)
La sua cifra personale è un teatro semplice a volte realizzato con materiali di riciclo da lui stesso costruiti, che mira a suggestionare e a meravigliare lo spettatore con elementi che cambiano funzione e forma.
ALCUNE RECENSIONI
BERGAMO-TEATRO SOCIALE: L'ELISIR D'AMORE L'essenziale messa in scena, firmata dal giovanissimo Lorenzo Giossi, costituita da quattro fioriere in traliccio di legno sagomato, alte circa due metri e riempite di verdi frasche, ha assolto ottimamente alla necessità di dividere il palcoscenico, affidando al legno e al verde il compito di richiamare i colori della campagna e dell'ambiente agreste. Il gradevole utilizzo delle luci ha donato le appropriate suggestioni durante tutto lo svolgimento dell'opera. Il lavoro del regista ci è parso apprezzabile anche nei movimenti scenici richiesti agli artisti e al coro, soprattutto per la loro naturalezza e per non aver ceduto all'utilizzo di facili e spesso scontate gags. OPERACLICK
TRIESTE, TEATRO VERDI - BRUNDIBAR "La regia della produzione triestina è affidata a Lorenzo Giossi che firma anche scene, costumi e luci. Con pochi mezzi Giossi crea uno spettacolo di profonda poesia che nella sua semplicità può essere annoverato fra i più belli e riusciti a cui abbiamo potuto assistere nel corso di questa doppia Stagione al Teatro Verdi. (....) Giossi non realizza veri costumi per questi tre personaggi, ma semplicemente pone in mano ai ragazzini che li interpretano tre pupazzi realizzati poveramente, con ingegno e fantasia come dovette accadere nelle recite di Therezin. " (www.connessiallopera.it - 15 maggio 2017 )
BREVE GALLERIA DI LAVORI
PER SAPERNE DI PIU'
VISITA I SOCIAL
CURRICULUM COMPLETO
e
RECENSIONI